Comunicato stampa del 17-11-2007 - SALVIAMO I PARCHI REGIONALI


Oggetto: emendamento legge 12/05


Mercoledì 21 Novembre p.v. si riunirà a Milano la Commissione regionale territorio per discutere le proposte di modifica della legge regionale di governo del territorio (n.12/2005); è annunciata la discussione di un
emendamento che potrebbe generare gravissime conseguenze sulla tutela e gestione delle risorse territoriali e sul sistema della pianificazione.

La modifica annunciata consentirebbe ai Comuni di introdurre, mediante i propri Piani di Governo del Territorio e grazie a procedure semplificate attribuite per competenza alla Regione, espansioni insediative all’interno dei perimetri dei Parchi Regionali. Nell’ipotesi avanzata dall’emendamento, l’espansione dei singoli Comuni, sottratta a logiche di coordinamento anche nei territori dei Parchi, potrà depauperare gli spazi naturali e le aree dedicate all’agricoltura non solo delle superfici direttamente coinvolte dal processo di trasformazione urbanistica ma anche della loro compattezza, continuità e, in definitiva, della loro effettiva capacità di rigenerazione ecologica.

Tutto ciò avviene mentre il Comune di Milano e la Regione Lombardia, nella promozione dei grandi progetti e dei grandi eventi internazionali, aspirano a diffondere e consolidare una immagine di lungimirante attenzione alla tutela e alla riqualificazione dell’ambiente.
E’ necessario che questo emendamento, palesemente contraddittorio rispetto ad altre ambiziose iniziative attualmente in corso ed inaccettabile per gli effetti territoriali che potrebbe determinare, venga immediatamente ritirato.
A tale scopo le associazioni ambientaliste della provincia di Pavia, nel ricordare l’importanza della tutela dei territori che conservano elevate valenze paesaggistiche e naturalistiche (es. Parco Lombardo Valle del Ticino) invitano tutti i cittadini ad aderire all’ appello per il ritiro dell’emendamento che può essere sottoscritto su:

bronimortara.blogspot.com oppure sul sito www.eddyburg.it

Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni contro l'autostrada Broni-Pavia-Mortara
Per eventuali contatti: Giuseppe Camerini 348-3634095


Nota: in allegato si trasmette per completezza copia dell’emendamento in oggetto



Comunicato stampa del 25/10/07: ASSEMBLEA GENERALE - 27 OTTOBRE 2007 BRESSANA

SABATO 27 OTTOBRE ore 21.00 presso sala teatro Municipio di Bressana Bottarone (Piazza Marconi) si terrà l'ASSEMBLEA GENERALE del Coordinamento dei Comitati ed Associazioni contro l'Autostrada Broni-Pavia-Mortara.

Un incontro-dibattito aperto alla cittadinanza per fare il punto sulle attività fin qui svolte e su quelle programmate per il futuro. I rappresentanti dei Comitati e delle Associazioni si alterneranno ai microfoni per illustrare le motivazioni su cui sono basati i ricorsi contro l'autostrada, per parlare diffusamente delle iniziative di raccolta firme e fondi, dell'organizzazione di eventi e delle campagne pubblicitarie. I gruppi di lavoro, che esprimono competenze ambientali, urbanistiche e legali, passeranno in rassegna le molte incongruenze dell'infrastruttura: dubbia utilità dell'opera, costi esorbitanti, impatto potenzialmente devastante sugli equilibri ecologici dei terreni agricoli e delle aree protette che attraverserebbe. Intanto accanto al no all'autostrada cresce l'idea di un progetto alternativo per il territorio pavese.

L'hinterland di Milano può attendere.

Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni contro l'autostrada Broni-Pavia-Mortara

Comunicato stampa del 27 luglio 2007. ALTRI RICORSI AL TAR CONTRO L’AUTOSTRADA BRONI-MORTARA

ALTRI RICORSI AL TAR CONTRO L’AUTOSTRADA BRONI-MORTARA

Dopo il ricorso al Tar contro l’autostrada Broni-Mortara, reso noto dal WWF nei giorni scorsi, altre iniziative legali sono state intraprese, sia da cittadini che da associazioni, presso il Tribunale Amministrativo di Milano, sempre con l’obiettivo dell’annullamento degli atti regionali relativi all’autostrada.
Facendo seguito alle migliaia di firme di protesta raccolte e consegnate ai Sindaci che hanno votato, nella Conferenza di Servizi, a favore della costruzione della Broni-Mortara, alle decine di manifestazioni pubbliche sul territorio, agli appelli, ai comunicati stampa, si è passati a questi atti ufficiali, per rappresentare tutto il dissenso che il territorio ha espresso in questi mesi contro un’opera che, nata al di fuori di una corretta programmazione, rischia di compromettere l’equilibrio di un tessuto agricolo consolidatosi in centinaia d’anni e di una qualità dell’ambiente che consente condizioni ancora soddisfacenti di vivibilità. Questa autostrada, infatti, proposta dalla Regione Lombardia quale nuovo corridoio alternativo alla A4, non risolvere i problemi di viabilità della provincia e per di più si caratterizza sostanzialmente come un’arteria di “attraversamento”, che porterà migliaia di veicoli al giorno, provenienti da fuori provincia, a passare sul territorio pavese, per raggiungere destinazioni comunque fuori provincia, lasciandoci quindi solo un pesante inquinamento di aria, acqua e suolo.
Questi altri ricorsi sono stati presentati dai Comitati spontanei che si sono formati in questi mesi nei Comuni lungo il percorso del progetto di autostrada, da singoli cittadini, da imprenditori agricoli e da associazioni ambientaliste.
Due sono i nuovi ricorsi particolarmente agguerriti che contestano diversi punti della procedura seguita dalla Regione Lombardia e da Infrastrutture Lombarde nella gestione della vicenda.
Il primo ricorso, predisposto dagli avvocati Stefano Nespor, Ada Lucia De Cesaris e Andrea Costa, è stato firmato da numerosi cittadini, imprenditori agricoli e dall’associazione Legambiente.
Il secondo ricorso, che si è avvalso dell’assistenza legale degli avvocati Carlo Coppini e Giuseppe Lomboni, è stato sottoscritto oltre che da numerosi cittadini, imprenditori agricoli, anche da rappresentanti di associazioni locali come “La Rondine”.
I ricorsi denunciano diverse irregolarità che vanno dalla violazione di norme europee, nazionali ed anche regionali, sia per il mancato rispetto di disposizioni ambientali e procedurali, per eccesso di potere, mancanza di pubblicizzazione e partecipazione.
Dopo questi atti legali, il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni continuerà con la sua azione di informazione sul territorio, impegnandosi per fare emergere un modello di sviluppo sostenibile che tenga conto anche delle peculiarità del territorio e delle aspettative dei cittadini.


Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni contro l'autostrada Broni-Pavia-Mortara
BLOG: http://www.bronimortara.blogspot.com/
e-mail: nobronimortara@gmail.com

Pavia 27 luglio 2007

Comunicato stampa del 9 giugno 2007. ITER PROGETTUALE DELL'AUTOSTRADA BRONI - PAVIA - MORTARA E VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

In occasione della Conferenza di servizi del 7 Febbraio scorso, che approvò a maggioranza il progetto preliminare dell'autostrada Broni-Pavia-Mortara, fu votato all'unanimità un ordine del giorno (allegato A) in cui si legge:

"…la conferenza di servizi [...] ritiene che la predisposizione del progetto definitivo debba essere subordinata:

- all'esito positivo della Valutazione Ambientale Strategica, che stimi la sostenibilità dell'insieme dei progetti alla luce del carico ambientale già presente;….."

Come abbiamo già sottolineato:

a) la direttiva comunitaria che istituisce la V.A.S. all'art.4 stabilisce che "La Valutazione ambientale deve essere effettuata durante la fase di preparazione dei piani e dei programmi e prima della loro adozione o del loro inserimento in una procedura legislativa" .

Non è stato serio perciò votare un progetto per cui non era stata effettuata la V.A.S. sulla sola base di una promessa che essa sarebbe stata posta in atto in seguito.

b) Alla luce della direttiva citata ci chiedevamo anche che validità possa avere una Valutazione Ambientale Strategica da avviarsi dopo il voto in conferenza dei servizi.

Oggi dobbiamo però rilevare un'ulteriore distorsione in una procedura che si sta facendo via via sempre più cervellotica e scorretta. In risposta a un'interpellanza presentata in occasione del Consiglio Provinciale di Venerdì 8 Giugno scorso il Presidente della Provincia Vittorio Poma ha confermato quanto già scritto da Infrastrutture Lombarde (allegato B) in risposta alle osservazioni presentate dalle Associazioni ambientaliste e dai cittadini: non ci sarà un'autentica Valutazione Ambientale Strategica, ma una fantomatica "valutazione ambientale sintetica" "che segua i principi della V.A.S."

Ci domandiamo dunque quale legittimità possa conservare il voto favorevole espresso a maggioranza dalla conferenza di servizi dello scorso febbraio se Infrastrutture Lombarde ha deciso che la procedura a cui era subordinato l'assenso (la V.A.S. appunto) non verrà attuata secondo quanto promesso ai 36 soggetti presenti in conferenza.

Chiediamo al Presidente Poma (che in un incontro con le associazioni del 31 gennaio scorso aveva confermato l'intenzione di avviare la V.A.S.) e a tutti i soggetti che hanno votato sì al progetto - Comune di Pavia e Parco del Ticino in testa - di spiegare pubblicamente sulla base di quali motivazioni ritengano ancora valido il loro voto favorevole dal momento che Infrastrutture Lombarde ha estratto dal cappello a cilindro l'illusionistica novità di una valutazione ambientale sintetica, strumento che non risulta contemplato in alcuna norma di diritto ambientale e che rappresenta un curioso e maldestro esempio di "ecologia creativa" pensato per evitare di sottoporre il progetto a una procedura seria e rigorosa come la V.A.S.

Il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni contro l'autostrada Broni-Pavia-Mortara

Comunicato stampa dell'8 giugno 2007. SABATO 16 GIUGNO A BRESSANA INCONTRO CON GIORGIO BOATTI E LUCA MERCALLI

Il progetto di autostrada Broni-Mortara rimane al centro della attività delle associazioni ambientaliste e dei numerosi comitati che sulla scia della contestazione del progetto autostradale sono sorti nei diversi Comuni che dovrebbero essere attraversati dal tracciato. Tali gruppi non intendono limitare la loro attività al problema-autostrada, ma stanno anzi cercando di spostare la loro attenzione sui temi dello sviluppo sostenibile, analizzando criticamente il modello di sviluppo che all’autostrada è connesso.

Obiettivo comune è tutelare l’identità territoriale della provincia di Pavia, ancora ricca di spazi dedicati alla agricoltura. A questo tema è dedicata la iniziativa che si svolgerà Sabato 16 Giugno a Bressana e che vedrà la partecipazione di Giorgio Boatti e Luca Mercalli.

A promuovere la serata è infatti un ampio “cartello”: il Comitato per il Parco Visconteo, l’Associazione la Rondine, l’Associazione “Insieme” di Bressana, gli Amici di Beppe Grillo di Pavia, l’Associazione Terra Celeste, i Comitati contro l’autostrada e le associazioni “storiche”, come Italia Nostra, Legambiente e WWF.

Insieme, questo cartello di associazioni sta chiedendo ai Sindaci di potere discutere - come previsto dalla nuova legge regionale urbanistica 12/05 - i nuovi Piani di governo del territorio e di dire la Loro su questioni di stretta attualità come il contestato polo intermodale di Bressana o il centro commerciale di Borgarello.

Luca Mercalli, noto al pubblico televisivo come meteorologo della trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio, è già autorevolmente intervenuto per sottolineare l’inaccettabile costo che il territorio della provincia di Pavia sarebbe chiamato a pagare se l’autostrada Broni-Pavia-Mortara dovesse essere realizzata. Insieme ad altri scienziati e a intellettuali come Alberto Asor Rosa è l’animatore del movimento della “Italia maltrattata,” aggredita dal cemento e da uno sviluppo urbanistico incontrollato. Sabato 16 Giugno, con Giorgio Boatti - appassionato difensore della identità paesaggistica e storica del territorio pavese - discuterà di limiti dello sviluppo e città diffusa, temi di grande attualità perché al centro del dibattito sui nuovi necessari modelli di sviluppo capaci di sottrarre il futuro allo spettro di una irreversibile crisi ambientale.

SABATO 16 GIUGNO alle ore 21.00 presso la sala teatro del Municipio di Bressana Bottarone (Piazza Marconi).

GIORGIO BOATTI - Giornalista e scrittore

LUCA MERCALLI - Climatologo, trasmissione RAI 3 “Che tempo che fa”

Tema della serata: “Quale modello di sviluppo per

il futuro del territorio?”

Associazione “La Rondine” - Coordinamento dei comitati contro l’autostrada Broni-Mortara - Amici di Beppe Grillo Pavia - Comitato agricoltori per la tutela del territorio - Associazione “Insieme” Bressana - Terra Celeste - Italia Nostra - Legambiente - WWF.

Comunicato stampa Legambiente del 20 gennaio 2007. BRRONI – MORTARA, IL PROGETTO DOVRA' SUPERARE LA VALUTAZIONE STRATEGICA

Autostrada: le ragioni dei cittadini e degli ambientalisti sono sempre più convincenti

Con la VAS si faccia quello che non è mai stato fatto: si verifichi “l’idea dell’autostrada” e si ascoltino i cittadini, le forze ambientaliste, sociali ed economiche per decidere insieme il futuro del territorio

Ottobre 2006; tutti asseriscono che l’autostrada è l’idea migliore del mondo

Gennaio 2007; secondo la Provincia l’autostrada non si farà se non supererà la VAS (la valutazione ambientale strategica)

Ma cosa è successo in questi tre mesi per far cambiare atteggiamento in modo così evidente?

Semplice: Legambiente e gli ambientalisti hanno studiato e reso pubblico il progetto di autostrada e i cittadini hanno rivendicato con grande compostezza che vogliono decidere del futuro del proprio territorio.

Insieme hanno detto che questo progetto è terribilmente carente (manca il raccordo con il Piemonte e quindi ad oggi l’autostrada è una cattedrale che muore a Castello d’Agogna, il Piano Economico è stato secretato violando ogni principio di trasparenza e rendendo impossibile ogni valutazione economica seria, i pedaggi sono da paura, non risolve i problemi che pure ci sono di viabilità del territorio provinciale) e soprattutto che la procedura è stata colpevolmente condotta con fretta e approssimazione non ricercando il consenso dei cittadini. In ballo c’è la credibilità delle Istituzioni, dei Sindaci, della Provincia di Pavia, della Regione Lombardia che sono state chiamate con forza a mettere in pratica quanto con grande enfasi dichiarano nelle campagne elettorali: il valore supremo della partecipazione dei cittadini.

'Al contrario di quanto affermato da qualcuno, Legambiente non l’ha messa in politica – afferma Gigi Vecchi, portavoce del coordinamento di Legambiente in provincia di Pavia - una autostrada non è di destra o di sinistra; semplicemente abbiamo giudicato una idea e un progetto e ci siamo confrontati con i cittadini e anche con alcune forze sociali ed economiche del territorio. Continueremo a farlo nell’interesse del futuro della nostra Provincia di Pavia che vogliamo sostenibile e rispettoso della sua vocazione agricola e delle sue bellezze naturali e monumentali. '

'Così come Legambiente ha studiato attentamente il progetto – prosegue Vecchi - siamo sicuri che i proponenti e i responsabili del procedimento (quegli stessi che con arroganza gratuita hanno pensato di negare alle Associazioni degli ambientalisti e degli agricoltori di assistere alla Conferenza dei Servizi) hanno letto finalmente con attenzione le memorie tecniche depositate da Legambiente e WWF. Forse hanno riscontrato come siano pesantemente motivate sia dal punto di vista tecnico che giuridico le osservazioni avanzate e hanno incominciato a ragionare sulle evidenti inadeguatezze del loro operato.'

'La ricerca del dialogo è una cosa importante per la convivenza civile e se si apre una fase caratterizzata da un clima di confronto non possiamo che gioirne – commenta Damiano Di Simine, presidente regionale di Legambiente – perchè quell'autostrada non è solo un nastro d'asfalto, ma un'infrastruttura destinata a modificare le possibilità di sviluppo di un territorio che oggi è in condizioni di valorizzare le sue enormi risorse legate agli ambienti naturali e alle produzioni agricole di qualità; con l'autostrada invece rischia di diventare un ganglio esterno della metropoli, vedendo crescere funzioni commerciali, logistiche ed edilizie che nulla hanno a che fare con l'identità della Lomellina e dell'Oltrepò. Ci rivolgiamo a tutti, ma in particolar modo ai proponenti e ai responsabili tecnico/buroctratic o del procedimento; La VAS è un processo utilizzato con serietà in tutta Europa per decidere sulle opere importanti con un grande impatto, uno strumento che deve vedere la forte partecipazione dei cittadini chiamati ad esprimersi sul futuro del loro territorio'

Se c’è la decisione di attuare la VAS significa che prima di decidere si riconsidera questa “idea dell’autostrada” alla luce della situazione viabilistica della Lombardia orientale e del Piemonte occidentale (se l’autostrada muore a Castello d’Agogna non ha senso, se collega A21, A7e A26 che sono già collegate si deve fare il bilancio costi e benefici), si deve verificare se risolve i problemi di viabilità esistenti nella nostra Provincia o se non ci sono progetti viabilistici più adeguati, si deve valutare l’impatto economico e l’impatto ambientale in una Provincia a vocazione agricola e si devono “convincere i cittadini”.

'Non ci sia nessuna presa in giro – concludono Vecchi e Di Simine - pensando di presentare quintali di documentazioni illeggibili per “giustificare” una opera che si è già deciso di fare comunque.

Un gesto di disponibilità sarebbe quello che alla prossima Conferenza di Servizi del 7 febbraio venissero invitati come uditori rappresentanti, non solo degli ambientalisti e degli agricoltori, ma anche del sindacato, delle forze imprenditoriali, delle forze economiche e sociali, dei comitati dei cittadini.'

Damiano Di Simine

Presidente Legambiente Lombardia

Gianluigi Vecchi

Coordinamento Legambiente Provincia di Pavia

Comunicato stampa del 5 gennaio 2007.PRESIDIO CONTRO L'AUTOSTRADA BRONI - MORTARA E L'INTERPORTO DI BRESSANA

Il Coordinamento provinciale delle associazioni unitesi per contrastare il progetto di autostrada Broni Mortara si prepara al presidio di protesta indetto per Domenica 7 Gennaio dalle ore 10 alle ore 12.

Il presidio avrà svolgimento a Bottarone presso un tratto di strada a fondo chiuso della ex Bressana - Salice in prossimità dello svincolo per Bastida Pancarana e sarà organizzato in modo tale da non creare interferenza alcuna con il traffico veicolare.

Saranno allestiti tavoli informativi e sarà data la possibilità di sottoscrivere la petizione contro il progetto di autostrada e di interporto di Bressana; caldarroste e biscotti allieteranno i palati dei presenti.

La scelta del luogo di svolgimento della manifestazione non è casuale: Bottarone è infatti situata in prossimità del sito in cui è prevista la realizzazione dell’interporto e non è distante dal luogo di passaggio previsto per l’autostrada.

Il Coordinamento delle Associazioni vuole in tal modo rimarcare la stretta correlazione tra la realizzazione dell’ interporto e dell’autostrada, progetti la cui realizzazione è nei programmi della Regione Lombardia, come ha confermato l’Assessore Regionale alla famiglia Giancarlo Abelli in occasione del tavolo territoriale svoltosi a Pavia nello scorso Dicembre.

Presentata all’opinione pubblica come l’opera destinata a dare sollievo ai problemi di viabilità che si manifestano sull’asse di collegamento nord sud Oltrepo-Voghera, l’autostrada è invece destinata ad altro, come,si legge a pagina 96 della relazione sui flussi di traffico allegata al progetto preliminare (documento AA01-08) :

“ …. Tale stima (riferita ai flussi di traffico dell’autostrada nei primi due anni di esercizio) prende in considerazione il carattere prettamente funzionale dell’infrastruttura in esame, prevalentemente orientato verso un’utenza sistematica e di traffico pesante…”

L’utenza sistematica non sarà certamente quella dei pendolari, ma dei veicoli – in prevalenza camion - che si sposteranno dalla autostrada Torino Piacenza alla Milano Genova o che utilizzeranno al tratta Broni Mortara in alternativa all’attraversamento del territorio milanese in direzione est-ovest. Ciò che i fautori locali dell’autostrada non vogliono ammettere è facilmente riscontrabile scorrendo i dati della suddetta relazione: l’opera - per espressa dichiarazione di chi intende costruirla - è destinata pertanto a calamitare nel territorio della provincia di Pavia una parte del traffico (in gran parte traffico pesante) che oggi scorre sulle arterie del territorio milanese (in primis l’a autostrada A4).

Il paradossale risultato è che per interi distretti urbani, come ad esempio quello di Cava Manara, la situazione dell’inquinamento atmosferico è destinata complessivamente a peggiorare: se infatti gli abitanti di Tre Re potranno godere di uno sgravio di inquinamento e rumore per la realizzazione della “tangenzialina”, l’abitato di Cava Manara nella sua interezza si troverà infossato all’interno di una mefitica “enclave” delimitata dall’ autostrada ad est, dalla tangenzialina ad ovest e dalla ex SS 35 al centro.

A peggiorare la situazione saranno i camion dell’interporto di Bressana Bottarone, il cui flusso NON viene computato nelle simulazioni previsionali relative ai flussi di traffico allegate al progetto preliminare.

Le Associazioni segnalano inoltre come i rilievi svolti al fine di quantificare lo stato attuale dell’inquinamento atmosferico dell’area attraversata dalla futuribile autostrada siano stati condotti in ciascun punto di rilevazione per l’arco di una settimana, tra l’11 Luglio e l’8 Agosto 2006, in un periodo che notoriamente da solo NON può essere considerato rappresentativo, in considerazione del fatto che la dispersione e l’accumulo degli inquinanti atmosferici sono condizionati - fra gli altri fattori - dalle condizioni meteo e dal flusso di veicoli a motore, notoriamente variabili nel corso dell’anno.

Bressana Bottarone, 05-01-2007

Per il Coordinamento

Giuseppe Camerini

348-363405 0383-85063

giuseppe_camerini@libero.it

(Legambiente, WWF, Italia Nostra, Comitati di Alagna, Pinarolo Po, S.Martino, Galliavola, Sommo, Comitato Cascina Bella (Bressana), Parona Ambiente, Associazione culturale “Orizzonte” Vigevano, Associazione “Olduvai”, “Noi oggi per domani” (Lomello-Valle L.), Associazione “La Rondine”)